domenica 30 maggio 2010

QUATTRO CHIACCHERE CON DARIO LOISON

 


Quest’incontro, dettato da necessità precise, su cui però, per il momento sorvolo, ha prodotto un’intervista per un mio lavoro, che desidero condividere con voi, per la parte che riguarda i foodblogger.
Il tema su cui ero impegnata suona più o meno così” Il mondo dei blog nuovo strumento di marketing?: alcuni casi aziendali”; Dario Loison con entusiasmo e disponibilità mi ha dato la sua testimonianza su come vive il rapporto con la rete ed i foodblogger.

Per le informazione sull’azienda vi rimando al sito che è bello, completo e chiaro; insomma un sito che merita essere visitato da golosi e non.

Per quanto riguarda il tema dell’intervista è interessante sottolineare, che oggi l’azienda Loison è una realtà con circa 20 collaboratori diretti, più altrettanti stagionali da settembre a dicembre; un fatturato di circa 5 milioni di Euro, di cui circa il 50 % all’estero, in ben oltre 30 paesi, tra cui Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Corea, Brasile, Canada, Russia, Belgio, Svizzera, Usa, Sud Africa e Australia.


L'attenzione alle politiche di marketing ed in particolare la capacità di comunicare il prodotto in tutta la sua complessità di offerta, sono elementi fondamentali di supporto al trend favorevole che l'azienda sta vivendo, nonostante la crisi economica del sistema.

Nell’ottica dinamica e innovativa che contraddistingue la Loison, Dario, il titolare, ha scelto il web come elemento di collegamento tra l'azienda ed il mondo, incontrando così anche i blog, come ci racconta lui stesso.
A.-: Come Dario Loison ha scoperto il mondo dei “foodblogger”?
D.L.-: Ho scoperto i foodblogger almeno 3-4 anni fa perché uso il web da sempre, ossia dal 1994, e credo nella sua indispensabile integrazione aziendale in ogni processo.
A.-: Perché ha deciso dare spazio ai blog all’interno del suo sito e che cosa pensa di loro come elemento di comunicazione, anche rispetto ad un’azienda come la sua, che sa già comunicare molto bene il suo prodotto?
D.L.- Ho deciso di dare loro spazio perché credo che oggi siano un sistema di comunicazione indispensabile da integrare in ogni attività commerciale.
Oggi il mondo dei Blog è un’ elemento da non trascurare.
A noi piace quello che facciamo, ci piace il nostro prodotto ed è conseguente che non ci pesa parlarne con i nostri clienti, diffondere il nostro verbo di qualità.
A.-: Quale tipo di sinergia si sta creando tra la Loison e la blogsfera?
D.L.-: Le sinergie della blogsfera sono interessanti nella politica di comunicazione con il cliente/consumatore; quest'ultimo, infatti, essendo attento, preparato e “gourmet”, ha sempre maggior attenzione e conoscenza del web. Da qui attinge informazioni di ogni genere relativamente al prodotto di qualità di suo interesse.
Rivelandosi, dunque, un nostro interlocutore “selezionato”, ci sentiamo particolarmente sensibili e attenti nei suoi confronti.
Volendo essere un po’ tecnici, possiamo dire che anche la piccola azienda artigiana nelle sue politiche di marketing ha trovato enorme beneficio dall'utilizzo del web per affinare le tecniche di comunicazione odierne, applicando il one-to-one marketing e “customizzando” il servizio velocemente a costi relativamente contenuti, requisito ormai fondamentale del dinamismo aziendale nel campo Information Technology (I.T.)!
I blogger possono essere strumenti moltiplicatori di contatto e di comunicazione prodotto, anche se poi bisogna tenerli sempre vivi e interessati; questa parte della comunicazione si rivela a volte impegnativa, ma di sicura efficacia.
A.-: Che cosa pensa del marketing non convenzionale o comunque delle nuove strategie di marketing?
D.L.-: Il marketing non convenzionale è oggi questo. Anche se tra 6 mesi non sarà più tale, o subirà delle evoluzioni vista la velocità di internet.
E’ comunque il terreno prediletto da noi, essendo una piccolissima azienda, un laboratorio artigiano di pasticceria, dove quindi i budget non sono consistenti e devono essere ottimizzati. Poi, per scelta personale e pertanto aziendale, amiamo la diversità, la distinzione, la peculiarità e quindi l’unicità del nostro prodotto e conseguentemente cerchiamo anche di comunicarlo allo stesso modo, cioè con un po’ di innovazione e creatività!
Diciamo quindi che amiamo il marketing e per questo né usiamo tutte le sue declinazioni, finalizzate a comprendere al massimo il nostro cliente ed il nostro prodotto.
Questo lo facciamo ogni giorno confrontandoci in un’ottica di medio termine.
A.-: Ritornando all'azienda Loison, direi che questa è un’ottimo esempio di “passaggio generazionale”: ma dove veramente le nuove strategie hanno fatto la differenza, riuscendo comunque a mantenere il legame con la tradizione?
D.L.-: Da fare un tanto al chilo, “ a spanne “ , o usare il Q.B., siamo passati, con il mio rientro in azienda nel 1994, a fare le ricette con pesi, tempi, metodi e percentuali; poi, anche nell’area commerciale siamo passati a capire chi era o potesse essere il nostro cliente e cosa era meglio/ opportuno/ intelligente/economico vendergli affinché potesse essere soddisfatto pienamente ed essere il nostro primo promotore verso nuovi clienti.
A.:- La qualità è un valore che la Loison ha fatto proprio e si vede. Come vengono selezionate le materie prime, che a mio modesto avviso, sono alla base del concetto di qualità?
D.L.-: Un prodotto ha sempre una componente di successo che parte dalle materie prime, nel campo alimentare il 70 % del successo di una preparazione deriva dalla qualità delle materie utilizzate, che devono essere quindi il più possibile uniche! Ecco perché la loro selezione è un mio compito, il più impegnativo, che necessita di profonda formazione e conoscenza.
A.:- Come mai l’estero incide così tanto sul fatturato dell’azienda?
D.L.-: Sono esterofilo per natura; parlo correttamente l'inglese ed essendomi confrontato negli anni con i mercati esteri, ho compreso il valore e la forza dei prodotti LOISON come Made In Italy nel settore Food: in questo ci distinguiamo ed a questo puntiamo con orgoglio.

Ringrazio Dario Loison per la gentile concessione.

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