lunedì 12 settembre 2011

STEFANO PINCIAROLI CHEF DI SEGNO E PAROLE


  Chi mi conosce sa che amo molto fare le interviste a persone che stimo, che mi incuriosiscono, che perseguono le mie passioni a livelli per me irragiungibili.
Non sempre è facile trovare il momento adatto per fare le domande a questi personaggi, quasi sempre sono impegnati nel loro lavoro.

Tuttavia sono persone disponibili, che amano darsi anche sotto questo aspetto, pur sapendo che le mie interviste non finiranno in qualche testata importante, ma saranno semplicemente condivise qui tra le pagine di questo blog.

Stefano Pinciaroli, lui non lo sa ancora, ma mi piacerebbe che fosse il protagonista della mia prossima intervista.

Lo andrò a trovare il 23 settembre al Relais Monaco di Ponzano Veneto (TV), dove cucinerà con lo chef di casa Mimmo Salerno per “Cene di note” evento organizzato da “Papageno”, il cui tema sarà “VERDI, IL RISORGIMENTO, LA CUCINA LOMBARDA E UNO CHEF TOSCANO”.

Lo chef toscano è lui Stefano Pinciaroli, detto il “Pincia”, del PS Ristorante, con sede a Cerreto Guidi (FI).

Perché ha suscitato in me tanto interesse? Perché mi è capitato di leggere la filosofia della sua cucina che riporto qui integralmente:

Durante questi anni di duro lavoro ho creato la cosiddetta “filosofia della cucina del Pincia”. Tale filosofia si basa su due principi: i piatti e le persone.
Considero i miei piatti come delle opere, perché ogni volta che mi diverto a crearne uno, lo faccio con il cuore.
Sono un amante della cucina tradizionale del territorio, di quei piatti fatti di ingredienti poveri ma ugualmente deliziosi. Vado alla ricerca di ricette antiche, ne prendo spunto e su questa base mi diverto a inventare cose nuove. I sapori devono rimanere quelli tradizionali ma le tecniche di cottura e di presentazione devono essere sempre rinnovate.
Nei miei piatti cerco di abbinare i sapori ai contrasti di colore aggiungendoci a volte anche un pizzico di ironia.
L’altra parte della mia filosofia di lavoro è rappresentata dalle persone che lavorano costantemente al mio fianco.
Esse sono importantissime e senza di loro non sarebbe la stessa cosa. Mi seguono con passione e mi danno soddisfazione e io in cambio cerco di insegnare loro ciò che ho appreso durante questi anni di lavoro. La collaborazione e l’aiuto da parte dei miei colleghi quindi per me è fondamentale: tutti insieme abbiamo fatto nascere una squadra eccellente in cui tutti danno il meglio di se stessi e in cui non ci si tira mai indietro.

Amore, Passione, Innovazione

                                   Creazione, Presentazione,

Tradizione, Divertimento


Questi sono gli elementi con cui presento i miei piatti.
È come scrivere una parola composta da lettere che messe insieme danno significato a una frase.
Le mie lettere sono gli ingredienti, che abbinati insieme compongono un significato che dà... una sensazione.

STEFANO PINCIAROLI ”


Ecco, mi ha colpito il fatto che la sua ricerca parte dalla focalizzazione di alcune parole-elementi e su queste abbia costruito il suo linguaggio culinario, la sua sensibilità di chef e di uomo.

Chissà, se riuscendo a scambiarci quattro chiacchere, scoprirò qualcos'altro della sua cucina, che può essere d'ispirazione agli appassionati che si cimentano ai fornelli come me e aiutarci a scoprire nuove sensazioni.


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